I mestieri della politica: storie, attori e tecniche per la gestione del consenso

I mestieri della politica: Catania, 17-18-24 maggio 2013Docenti universitari, professionisti e giornalisti si danno appuntamento a Catania per tre giornate di studio, realizzate con il patrocinio, fra gli altri, di Ferpi, per discutere di comunicazione politica e campagne elettorali.

I mestieri della politica – Storie, attori e tecniche per la gestione del consenso. Questo il titolo delle giornate di studio che si terranno nell’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Catania (Via Vittorio Emanuele, 8) a partire dal 17 maggio. Un ciclo d’incontri con professionisti della comunicazione politica e con studiosi di scienze sociali interessati al fenomeno della professionalizzazione che ha l’obiettivo di comprendere l’universo che gravita attorno alla politica e alla gestione delle campagne elettorali.

L’evento è patrocinato da AIS (Associazione italiana di Sociologia – Sezione di sociologia politica), AICOP (Associazione Italiana Consulenti Politici e Public Affairs), AICP (Associazione Italiana di Comunicazione Politica), ComPol (Quadrimestrale dell’Associazione Italiana di Comunicazione Politica) e Ferpi (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana).

“La finalità – spiega Rossana Sampugnaro, docente di Sociologia dei Fenomeni Politici dell’Ateneo catanese e organizzatrice dell’evento – è quello di costruire uno spazio libero di confronto tra studiosi di comunicazione politica e di campagne elettorali e professionisti della “gestione del consenso” (spin doctor, portavoce, sondaggisti, etc.) tutto all’interno di precise cornici tematiche. Si tratta di una formula inedita per la Sicilia e un tentativo di aprire l’università verso le nuove professioni”.

Il programma prevede l’apertura dei lavori a partire dalle ore 09.00 di venerdì 17 maggio nell’Aula Magna del Dipartimento con Lezioni Zero di consulenza politica, rivolte in particolare agli studenti e ai giovani professionisti.

Saranno ospiti del primo panel, coordinato da Mario Grasso, organizzatore dell’evento, Riccardo Rudelli (consulente politico), Luigi Pulvirenti (giornalista e pubblicitario), Francesco Pira (docente dell’Università di Messina), Matteo Albania (consulente politico), Salvo Mica e Salvatore Fallica (formatori di E-ludo). I lavori proseguiranno nel pomeriggio con una sessione dedicata agli studi sulla professionalizzazione della politica: tra gli altri, gli interventi della Professoressa Franca Roncarolo, Vicedirettore della Rivista di Comunicazione Politica e a capo di PoliticalCommunicationMonitor (Università di Torino), Davide Bennato (Università di Catania), Tommaso Ederoclite (Università di Napoli), Giorgia Bulli (Università di Firenze).

La giornata di sabato 18 maggio, coordinata dalla professoressa Vittoria Cuturi (Università di Catania), invece, si focalizzerà sulla città di Catania. Sono previsti gli interventi di Nuccio Molino e Antonio Schilirò (Ufficio stampa del Comune di Catania), di Giovanni Iozzia che ha lavorato con l’ex-sindaco Umberto Scapagnini, di Rosa Tinnirello e Vincenzo Barbagallo che racconteranno l’esperimento lanciato sui social network per le scorse elezioni regionali siciliane che ha preso il nome di #elesicilia35.

L’appuntamento si rinnova, poi, per venerdì 24 maggio con un panel di lavori che occuperà l’intera mattinata, dedicato all’uso dei social media nella comunicazione politica. Ospite dell’incontro Chris Cepernich, docente di Sociologia dell’Università di Torino.

I temi trattati da professionisti, esperti del settore, docenti universitari e giornalisti sono diversi: dall’utilizzo dei vecchi media ai social network, passando per le ricerche sul profilo dei consulenti politici portate avanti da Sampugnaro, Montemagno e Grasso, arrivando ad analizzare le attività dell’ufficio stampa, dei think tank e della comunicazione istituzionale etnea.

“Abbiamo voluto comporre un primo mosaico della materia – sottolinea Mario Grasso – e lo abbiamo fatto con l’ottica di voler parlare anche a chi si avvicina armato di semplice curiosità al mondo della comunicazione e della consulenza politica. Speriamo che a questo primo appuntamento ne seguano altri e che l’evento sia istituzionalizzato”.

Clicca qui per scaricare il programma dettagliato.

Documenti

Programma3.pdf

Partecipa al concorso On the Move e vinci un viaggio a Strasburgo


LogoPP_2012

Al via la settima edizione del concorso On The Move promosso dalla Fondazione Pubblicità Progresso, che da anni coinvolge i giovani sul tema della comunicazione sociale.

Il contest 2013 è legato alla campagna di Pubblicità Progresso Tu puoi dare la vita sul tema della donazione degli organi: argomento delicato e complesso sul quale è necessario sensibilizzare anche i giovani.

Qual è il modo più efficace per promuovere la donazione degli organi? Come spingere all’azione le persone perché decidano di compiere questo gesto di civiltà?

Ai partecipanti è richiesto di realizzare foto, articoli, eventi non convenzionali.

In palio 15 viaggi a Strasburgo, con visita al Parlamento Europeo.

Leggi il regolamento

Scarica la locandina

Restiamo a disposizione per qualsiasi informazione.

Grazie per la collaborazione

Graziana Saponari
Koinètica
Via Settembrini 9, 20124 Milano
tel. 02 6691621 –  info@koinetica.net
http://www.koinetica.net

Segui Pubblicità Progresso su Facebook  e Twitter @FondazionePPro

 

Public speaking, ecco 8 consigli per ridurre lo stress

Public speaking: ecco 8 consigli per ridurre lo stressCome suggerito nel precedente articolo sul public speaking (Parlare in pubblico: come vincere la paura), è fondamentale ripetere tutta la serie di domande suggerite da Scott Berkun fino a quando non si ottiene un discorso fluido dall’inizio alla fine.

Memorizzare i passaggi tra un punto e l’altro consente di tenere un discorso senza slide. La fiducia permette anche di improvvisare e reagire bene agli imprevisti.

Molti non lo fanno perché:

  • non è divertente,
  • richiede tempo,
  • si sentono sciocchi,
  • pensano che non lo faccia nessuno,
  • la paura dell’evento li spinge a rimandare e produce una profezia di fallimento che si autoavvera.

La paura si ripercuote anche a livello fisico. Un caso su tutti: quello delle mani sudate. Sempre Berkun fornisce una serie di indicazioni per ridurre lo stress fisico:

  • raggiungere il luogo dell’evento con largo anticipo evitando di fare tutto di corsa,
  • provare le apparecchiature tecniche e ripetere il discorso ben prima di tenerlo,
  • camminare sul palco per trovarcisi a proprio agio nel momento in cui poi si dovrà parlare,
  • sedere in platea per avere un’idea di come appare il palco dal punto di vista del pubblico,
  • mangiare con anticipo per non avere fame, ma non farlo appena prima dell’intervento,
  • parlare con qualcuno del pubblico prima di iniziare (se è possibile), in modo che la platea non sia più un gruppo di estranei.

Il vostro corpo vi ringrazierà. Parlare in pubblico fa paura anche per una serie di motivi psicologici come:

  • essere giudicati, criticati e derisi,
  • fare qualcosa di imbarazzante davanti al pubblico,
  • dire qualcosa di stupido che il pubblico non dimenticherà mai,
  • annoiare la gente a morte pur esponendo idee interessanti.

Oltre ai consigli suddetti per ridurre lo stress prima di parlare in pubblico, Berkun ci offre due riflessioni. Ogni giorno pronunciamo una media di 15mila parole. Tutte le vostre chiacchierate con amici, familiari e colleghi servono da palestra in maniera indiretta. Quindi, approfittatene.

Secondo lui, i peggiori critici sono le persone che ci conoscono perché sono coloro i quali nutrono un maggiore interesse verso le nostre parole poiché quel che facciamo influisce di più rispetto alle parole di un estraneo.

In ultimo, propone di organizzare dei rituali con il pubblico o da soli prima di cominciare l’intervento. Una risata, insomma, può servire ad attenuare la tensione nervosa anche se ci accompagnerà sempre.

Articolo tratto da www.mariograsso.it

Al via il corso per diventare professionista delle Rp

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Un percorso innovativo volto ad offrire gli strumenti concreti per operare quotidianamente nella professione.

Il Corso si rivolge sia a giovani stagisti, laureati o diplomati in corsi in Rp e Scienze della Comunicazione, sia a quanti desiderano meglio capire il mondo delle Relazioni Pubbliche con il quale dovranno interagire nella loro attività professionale.

Fare relazioni pubbliche significa saper comunicare in maniera strategica, professionale e tecnica.
Come si redige un piano di comunicazione?
Come si scrive un comunicato stampa per il web?
Come si organizza un evento?
Come si stende un budget?
Come comunicare la propria responsabilità sociale?
Quali azioni si mettono in campo in caso di crisi?
Queste e molte altre le domande alle quali il Corso Ferpi risponde attraverso un percorso che affronta i principi fondamentali della pratica.

Queste e molte altre sono le domande alle quali il Corso Ferpi risponde attraverso un percorso che, partendo dalle conoscenze teoriche di base, affronta i principi fondamentali della pratica professionale e approfondisce aree specifiche di specializzazione.

Un corpo docente composto da affermati professionisti delle Relazioni pubbliche che, attraverso attuali case histories, buone pratiche e situazioni vissute sul campo della loro pratica professionale, stimolano una continua interazione con i partecipanti e una costante sollecitazione al confronto diretto. 100 ore di aula per un programma ricco di esercitazioni pratiche individuali o di gruppo.

Cinque mesi per un corso intensivo finalizzato all’approfondimento pratico di modelli teorici e di metodologie nella pianificazione e gestione di sistemi di relazione, con specifici riferimenti alla comunicazione di impresa nelle sue differenti specializzazioni.
E’ questo il Corso Ferpi: una grande opportunità per chi è impegnato nelle Relazioni pubbliche. Una possibilità di crescita, approfondimento e confronto tra professionisti delle Comunicazione e chi è impegnato nei diversi ambiti delle Rp.

Per informazioni e iscrizioni è necessario contattare la segreteria organizzativa di Ferpi Servizi per verificare la disponibilità dei posti e confermare la partecipazione.

Per informazioni
Silvia Meazzi
Tel. 02-58.31.24.55
Fax 02-58.31.33.21
E-mail: formazione@ferpi.it

Seminari di aggiornamento e specializzazione professionale FERPI

Cari soci Uniferpi,
la Casp, Commissione Aggiornamento e Specializzazione Professionale di Ferpi, promuove programmi e organizza seminari finalizzati ad approfondire la conoscenza delle attività professionali di relazioni pubbliche. 

I corsi organizzati dalla CASP, suddivisi in tre livelli: basic, advanced e laboratorio, sono condotti da esperti provenienti dal mondo istituzionale, imprenditoriale, accademico e del terzo settore.

 

Per i soci Uniferpi, in regola con la quota associativa, c’è la grandissima possibilità di partecipare gratuitamente a questi importanti momenti di formazione e crescita professionale. ( Sono solo 5 i posti per ogni corso Casp).

 
Vi segnalo i corsi Casp in programma da ottobre a dicembre 2012:
 
Coaching. Dalla consapevolezza alla leadership
Livello: advanced
Docente: Carla Benedetti
Roma, mercoledì 10 ottobre 2012 

CSR: Conoscere e comunicare la responsabilità sociale di impresa 
Livello: basic
Docente: Nicoletta Cerana
Milano, venerdì 19 ottobre 2012 

Le nuove professioni del web

Livello: basic
Docente: Giulio Xhaet
Milano, giovedì 8 novembre 2012

La pianificazione strategica degli eventi 
Livello: advanced
Docente: Lucia Mauro
Milano, novembre 2012

Per ulteriori indicazioni sulle modalità di iscrizione clicca qui
Per ulteriori informazioni sulla proposta formativa Ferpi, clicca qui oppure contatta 02 58312455 
email: casp@ferpi.it

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IULM Master Day 27 settembre

Il 27 settembre, in occasione della giornata di orientamento sui Master IULM, Emanuele Invernizzi, direttore, e Stefania Romenti, vicedirettore, presenteranno il Master universitario di primo livello in Public Relations & Corporate Communication (MaPReC) e l’Executive Master in Relazioni Pubbliche d’Impresa. Entrambi i Master sono progettati e realizzati in collaborazione con Ferpi e Assorel e con il supporto di sedici grandi imprese nazionali e internazionali.
In particolare, il Master in Public Relations & Corporate Communication (MaPReC) è rivolto ai laureati di primo e secondo livello che vogliono essere subito operativi nel settore delle RP e della comunicazione d’Impresa, sviluppando il proprio livello di impiegabilità e imprenditorialità.
L’Executive Master in Relazioni Pubbliche d’Impresa, del quale è in corso la 10^ edizione, è invece rivolto ai professionisti di RP e comunicazione che vogliono ampliare e approfondire le proprie competenze professionali, tecniche e manageriali nei settori più importanti e strategici delle RP.
La presentazione di entrambi i Master avrà luogo presso l’Università IULM, in via Carlo Bo 1, in aula 146 dalle 10.00 alle 11.00. Al termine sarà possibile fare domande per approfondire gli aspetti di maggiore interesse.

Per i dettagli logistici e per ulteriori informazioni, consulta l’intero programma del Master Day o mandaci un’e-mail (master.rpimpresa@iulm.it) con le tue richieste.

Per confermare la tua presenza, compila il form online.

Ferpi Giovani-Unimonitor Sapienza: al via un’indagine per fotografare la professione

Quante opportunità ho di riuscire a realizzarmi professionalmente nel campo in cui ho studiato? Questo è uno dei quesiti forse più comuni ed altrettanto incerti che migliaia di giovani italiani e non solo si pongono al termine del loro percorso di studi.

Ferpi Giovani e Unimonitor Sapienza stanno realizzando un’indagine allo scopo di fotografare e comprendere preoccupazioni, incertezze, difficoltà, che giovani laureandi o specializzandi in scienze della comunicazione, o studenti frequentanti un master in comunicazione, si trovano a dover affrontare pensando alla loro professione. Spesso capita che l’offerta non coincida con la domanda, che vi sia da parte dei giovani una scarsa propensione alla sfida, all’idea di svolgere la propria professione lontano dal proprio Paese di origine; che le imprese non investano abbastanza nella formazione e nella crescita dei giovani che collaborano con loro; che le università, anche a causa delle sempre più stringenti riduzioni di budget, non siano in grado di costruire dei ponti di collegamento e di relazione tra gli studenti e il mondo del lavoro. 

Servono spazi e opportunità per mostrarsi e confermarsi all’altezza delle aspettative: oggi questo è un elemento che, soprattutto in Italia, manca. Ai giovani si chiede di investire sul loro futuro, alle imprese si chiede di formare i propri giovani, di investire su di loro, alle Istituzioni si chiede di adottare politiche in grado di far ripartire l’occupazione, di evitare che le migliori eccellenze lascino il nostro Paese. Ad Associazioni come Ferpi e all’Osservatorio Unimonitor si chiede di provare a diventare interlocutori privilegiati, in grado di creare una relazione ed un dialogo tra tutti i soggetti sopra indicati. Questo è il nostro obiettivo! 

Partendo da queste brevi considerazioni, la ricerca Ferpi-Unimonitor Sapienza, ha lo scopo di mettere in luce i problemi e le difficoltà che i futuri professionisti della comunicazione incontrano nel relazionarsi con il mondo del lavoro. Meritocrazia, Passione, Tempestività, Intraprendenza, Creatività, Flessibilità, Dinamismo, sono i requisiti essenziali per poter oggi essere competitivi e soddisfare le richieste del world job market. 

Rispondendo al questionario entro il 31 luglio 2012 potrai fornire un contributo importante alla conoscenza degli aspetti strutturali e delle sfide principali che caratterizzano il mondo delle professioni della comunicazione. L’intervista non porterà via molto tempo e i dati saranno trattati in forma anonima e aggregata. 

 

Per ulteriori informazioni sull’indagine puoi rivolgerti a uno dei responsabili:
Dott. Daniele Salvaggio, Delegato Ferpi Giovani, daniele.salvaggio@fimi.it
Prof.ssa Barbara Mazza, Unimonitor Sapienza, http://www.info@unimonitor.it

Uniferpi in viaggio verso.. Grumello!

Cari amici di Uniferpi finalmente, grazie alla collaborazione di Ferpi e Ferpi Giovani, siamo riusciti ad organizzare un vero e proprio momento di ritrovo e condivisione tutto per noi. Ci si parla sempre poco, si tende a ragionare solo per obiettivi, perdendo spesso di vista il cuore delle attività, che sono le persone e il loro collaborare in gruppo, per imparare, per acquisire esperienza, osservando, ascoltando, mettendosi in gioco. Da qui nasce l’idea di provare a sperimentare una due giorni di incontro e di gioco tra tutti noi per conoscerci di più, capire le nostre difficoltà, le nostre aspirazioni, gli obiettivi che vogliamo raggiungere e soprattutto come relazionarci all’interno di un’Associazione, Ferpi, complessa e ricca di sfumature relazionali.  

Il 28 e 29 luglio ci incontreremo al Castello di Grumello, una dimora familiare tra le colline di Bergamo e il lago d’Iseo.

L’idea è quella di costruire una due giorni in cui ci sia possibilità di chiacchierare tra di noi, stare insieme, giocare, e allo stesso tempo organizzare un momento di formazione in cui andremo concretamente a costruire e realizzare un’idea per poi confrontarci, anche con l’intervento di colleghi Ferpi senior da noi invitati, sui risultati ottenuti. Nulla di eccessivamente invasivo, nè troppo impegnativo, un semplice modo per stare bene insieme ed iniziare a considerarci un gruppo. In questa esperienza saremo seguiti da due formatori Emanuele Kettlitz e Matteo Rosa e accompagnati da Daniele Salvaggio e Fabio Ventoruzzo.

Sarà una bella esperienza ma i dettagli ve li sveleremo tutti in loco!
Non mancate! Vi aspettiamo tutti!

Costi di partecipazione: 80 euro (viaggio escluso)
Per ulteriori informazioni e conferme di partecipazione -entro e non oltre mercoledì 18 luglio 2012- scrivete a
Daniele Salvaggio _ daniele.salvaggio@fimi.it
Giovanna Fabiano _ fabiano_giovanna@yahoo.it

Ferpi al Salone Dal Dire al Fare: Reporting Integrato, tutti ne parlano, pochi lo conoscono

Cosa si intende per Reporting Integrato, cosa si sta facendo, quali sono le diverse posizioni a livello internazionale, chi e come in Italia sta approfondendo i diversi problemi, quali aziende italiane hanno già avviato un progetto di integrated reporting nella propria rendicontazione annuale?

Nell’ambito di Dal Dire al Fare – Il Salone della Responsabilità Sociale, il gruppo Ferpi – Oscar di Bilancio Rendicontazione Integrata organizza a Milano, mercoledì 30 maggio alle ore 15.00 presso l’Università Bocconi (via Roetgen, 1) un incontro dal titolo, Reporting Integrato: tanti ne parlano, pochi lo conoscono. Un appuntamento di lavoro interattivo dove anche il pubblico è protagonista. Un’occasione per verificare in pratica come, a livello accademico e a livello aziendale, viene affrontata questa sfida di cui tanto si parla.

Programma:

Modera 
Toni Muzi Falconi, Portavoce internazionale Oscar di Bilancio Rendicontazione Integrata

Apertura dei lavori 
Rossella Sobrero, Presidente Koinètica

Obiettivi e programmi dell’IIRC
Superna Kosla, International Integrated Reporting Committee Relationships Director

Reporting Integrato e Università in Italia 
Mario Molteni, Direttore ALTIS – Alta Scuola Impresa e Società – Università Cattolica

Il contributo delle professioni e delle aziende italiane allo sviluppo del Reporting Integrato 
Livia Piermattei, Coordinatore Gruppo Aziende – Oscar di Bilancio Rendicontazione Integrata

Testimonianza di aziende italiane
Domenica Di Donato, Responsabile pianificazione e reporting di sostenibilità eni, società componente Gruppo Pilot IIRC 
Sebastiano Renna, CSR Manager SEA Aeroporti di Milano, società componente Gruppo Aziende – Oscar di Bilancio Rendicontazione Integrata

Per adesioni: info@koinetica.net 


Elezioni.it: quando la politica si fa social

Elezioni.it - Il political network italiano“Se fossi un elettore indeciso mi piacerebbe avere un luogo dove posso confrontare le opinioni dei vari candidati? Se fossi un candidato mi piacerebbe avere un luogo dove nel confronto con gli altri candidati posso dimostrare di essere quello da votare? Noi abbiamo risposto sì ad entrambe le domande creando un luogo dove gli elettori possono vedere le opinioni di tutti i candidati e dove un candidato può dimostrare, confrontandosi con gli altri, di essere quello da votare”.

Questo è in sintesi il concetto che vogliono trasmettere gli ideatori di Elezioni.it, il primo aggregatore delle pagine facebook dei candidati alle elezioni. Un progetto nato dall’incontro tra Riccardo Rudelli, consulente politico di vecchia data e direttore di Agenziaelettorale.it, Paola Bonesu e Mario Grasso, due giovani laureati in comunicazione politica e sociale alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di  Milano. Al loro fianco Roberto Errichelli, imprenditore partner di Agenziaelettorale.it e Claudio Bisconti, studente lavoratore della facoltà di ingegneria informatica all’Università di Firenze.

Uno strumento che – facendo leva sulle virtù dei social network – vuole diventare uno spazio di discussione per i politici e di informazione e aggiornamento costante per tecnici e elettori.
Con un solo click si potrà così assistere al confronto tra i leader di partito. Ma anche scoprire come procede la campagna per le elezioni presidenziali in Francia, o volare in Inghilterra per assistere alla lotta tra i candidati a sindaco di Londra. Sarà possibile seguire live la sfida tra i Repubblicani per decidere chi affronterà Barack Obama o capire come si sviluppa il dibattito all’interno di forze partitiche come il PD e il PDL, leggendo direttamente le dichiarazioni dei loro esponenti.

Nelle Agorà locali i candidati si metteranno alla prova per dimostrare di essere il politico da votare. Nell’Agorà di Palermo abbiamo assistito allo scontro tra i candidati alle discusse primarie del centro-sinistra. Mentre la campagna elettorale a Genova entra nel vivo dopo la conclusione delle primarie del centrosinistra e le candidature del centrodestra. Città per città sarà possibile per politici, giornalisti, rappresentanti di categoria inserirsi nel dibattito. Un solo click, tutte le dichiarazioni, per uno sguardo d’insieme che permetterà di comprendere in diretta costante come stia evolvendo il dibattito politico.

Il social network diviene political network: uno spazio pensato per soddisfare le esigenze del candidato e dell’elettore attraverso uno strumento agile e di facile utilizzo. Un aggregatore di contenuti che funge da bussola per orientarsi nel mare della politica locale, nazionale ed estera.
Con Elezioni.it nasce un nuovo modo di fare, comunicare e seguire la politica. In un solo click.

We want lobbies!

Cari amici condivido con voi il contributo di un amico e collega, Stefano Capretti, neo laureato in comunicazione con una tesi dal titolo Lobbying e comunicazione nel mercato energetico nazionale, sul tema della lobby.
Spero possa esservi utile e spero si possa aprire un dibattito su un tema molto vicino alla nostra professione e che, ad oggi, non abbiamo ancora affrontato nel nostro blog. Buona lettura! Giovanna

Lobbismo. Lentamente, qualcosa si muove anche nel nostro Paese.
Da qualche tempo il termine lobby è tornato nei titoli dei principali quotidiani nazionali, in relazioni alle reazioni provocate dai provvedimenti del governo Monti in materia di liberalizzazioni. Leggendo i giornali, sembra di capire che i tassisti siano una lobby.. o forse lo sono le farmacie? Anzi no, le banche sono la vera lobby!

Ma cosa è veramente una lobby è argomento ancora ignoto ai più.
Una lobby è un’organizzazione di interessi che esercita una pressione sui legislatori pubblici affinché emanino leggi che non danneggino i loro interessi.
Il lobbismo è una pratica comune in molti Paesi, spesso ben regolata e definita, che permette, a tutti i portatori di interessi, di avere un canale aperto e trasparente con l’organo legislativo per manifestare il proprio punto di vista e cercare di ottenere una legislazione favorevole ai propri scopi. Sembra brutto? Ricordiamoci che se ben regolato, il lobbying è una pratica che tutti possono esercitare, perchè tutti noi abbiano interessi da difendere.

La cronaca non giova all’immagine dei lobbisti. Anche perchè sul lobbying c’è poca conoscenza e molta confusione. Per fortuna la letteratura sull’argomento si sta arricchendo. Un titolo che rende subito l’idea del clima italiano è Vent’ anni da sporco lobbista, un manuale-diario su come si svolge la vita di un lobbista professionista. Fabio Bistoncini, l’autore, analizza i problemi della professione e racconta qualche caso interessante, il tutto con una buona dose di auto-ironia che rende la lettura piacevole e veloce. (Vent’anni da sporco lobbista di Fabio Bistoncini, Ed. Guerini e Associati 2011).

Fare bene lobby ha grandi potenzialità, anche per uscire dalla crisi. È il messaggio lanciato nel corso del dibattito tenuto in occasione della presentazione del libro a Milano, Bruno Tabacci e Oscar Giannino (che ha curato anche la prefazione), Mario Valducci, Giuseppe Civati e il padrone di casa Alberto Meomartini hanno sollecitato una presa di coscienza collettiva sul fatto che l’attività delle lobby non è di per se negativa, anzi, può servire ai rappresentanti dei cittadini per migliorare le proprie conoscenze e per prendere le decisioni corrette e ponderate. In Italia serve più che mai una cultura del lobbismo che dobbiamo importare dai paesi anglosassoni (o molto più semplicemente dalle istituzioni europee, già molto rigorose al riguardo).
La conoscenza permette al sistema di creare gli anticorpi adatti per difendersi dal lobbying sbagliato: quello dei “faccendieri” poco trasparenti. La politica, specialmente quella di sinistra, deve abituarsi all’idea che la rappresentanza degli interessi specifici, se diffusa, è utile a migliorare il benessere collettivo, più che a limitarlo. I partiti non sono più i connettori di questi interessi, nonostante il loro estremo tentativo di rappresentarli in modo egemone e devono, quindi, creare un sistema regolato di accesso al potere da parte di altri gruppi organizzati. Lo stesso discorso andrebbe fatto per le rappresentanze sindacali o imprenditoriali, troppo spesso barricate su posizioni antiche, inadeguate a incanalare le problematiche di oggi.

Pochi giorni dopo la presentazione del libro di Bistoncini, ecco che il ministro per l’agricoltura Enzo Catania fa sapere di voler procedere alla costituzione di un registro per i lobbisti. Qualcosa si muove. Il provvedimento, anche se apprezzato nella sostanza dagli operatori del settore, per poter essere realmente efficace sul tessuto produttivo e rappresentativo, dovrà essere inserito in un disegno più organico della Presidenza del Consiglio e del Parlamento. Ma il primo passo è stato compiuto. Ora non ci resta che augurarci una maturazione del sistema politico e imprenditoriale. Perchè tutti noi possiamo raggrupparci per fare advocacy e, ne sono certo, una lobby ci salverà, se lo vogliamo.

Stefano Capretti
stefano.capretti@studenti.unimi.it

Per approfondire l’argomento:
“20 anni da sporco lobbista”, Fabio Bistoncini, Ed. Guerini e Associati, 2011
“Alta Pressione. Perché in Italia è difficile regolare le lobby”, Francesco Galietti, Ed. Marsilio, 2011
“Le relazioni pubbliche e il lobbying in Italia”, Marco Mazzoni, Ed. Laterza, 2010
“Lobbying & lobbismi. Le regole del gioco in una democrazia reale”, Gianluca Sgueo, Ed. Egea, 2011

Borsa di Studio per aspiranti lobbisti

Partendo dalla convinzione che, la rappresentanza degli interessi – delle aziende, delle organizzazioni di categoria e dei gruppi di cittadini – serva a rafforzare la democrazia, creando i presupposti per una maggiore trasparenza delle decisioni pubbliche, FB & Associati, la società fondata e diretta da Fabio Bistoncini, autore del libro Vent’anni da sporco lobbista, è alla costante ricerca di nuovi punti di vista che contribuiscano a dare voce e risalto ad un settore la cui rilevanza non è ancora stata percepita compiutamente dalla società attuale.

Da qui l’idea di istituire la I^ Edizione della borsa di studio FB Grant for Lobbyists, nata in collaborazione con lo SGGI (Standing Groups Gruppi di Interesse) della SISP (Società Italiana di Scienza Politica) per premiare la migliore tesi di laurea specialistica svolta sui temi del lobbying e delle politiche pubbliche nell’intento di valorizzare, in questo modo, l’eccellenza accademica di questo settore.
Il laureato che avrà saputo coniugare efficacemente originalità dei contenuti, livello di approfondimento della materia e capacità di analisi sarà premiato con una borsa di studio del valore economico di 3000 mila euro.
I candidati dovranno inviare tutta la documentazione necessaria entro il 31 maggio 2012. Le tesi ammesse, saranno esaminate da una Commissione di Valutazione composta da due accademici esperti del settore, un professionista della comunicazione e un lobbista, nominati da FB & Associati. Gli esiti della valutazione saranno comunicati al vincitore e pubblicati sul sito dello studio entro l’estate 2012.

Per partecipare, è sufficiente inviare una mail all’indirizzo staff@fbassociati.it.
Per ulteriori informazioni, scarica qui il Bando-di-Tesi-FB.

Tratto da http://www.ferpi.it

Esercitazioni di Comunicazione: ottimo consulente portatile

Esercitazioni di comunicazione R. Antonucci, Libreria Universitaria, 2011 pp. 128, € 10,00

Quante volte dall’inizio della vostra carriera universitaria in Scienze della Comunicazione vi siete chiesti: “che cosa farò da grande? Il mio lavoro come si fa in pratica? “

Quante volte all’inizio di un corso in relazioni pubbliche o in comunicazione d’impresa vi siete chiesti: “ ma come si fa praticamente un piano di comunicazione?

Di libri in 3 o 5 anni di università ne abbiamo letti, studiati, sfogliati molti. In tutti c’era un capitolo dedicato al piano di comunicazione, alle macrofasi, che vanno da 3 a 5, o ai diversi passi che, a seconda dell’autore, variano da 10 a 11, e in taluni di questi manuali c’erano anche delle case history.

Sicuramente tutti questi libri in modo diverso hanno contribuito a darci ottime basi sulle differenti metodologie per realizzare un piano di comunicazione. Nella maggior parte dei casi sapremmo recitare, quasi come i dieci comandamenti, le fasi del piano di comunicazione e saremmo ferratissimi sulle definizioni. Ma in pratica che cosa sappiamo fare?

Durante la nostra carriera universitaria ci sarà sicuramente capitato di cimentarci in qualche piano di comunicazione da soli o in gruppo. Ma è quel “qualche” che ci spaventa. Tre piani di comunicazioni in 5 anni di università basteranno a darci un metodo? Forse ad alcuni si, ad altri no.

Dai libri abbiamo imparato che non esiste la soluzione giusta o sbagliata. Esistono solo le “soluzioni che funzionano”, cioè quelle che raggiungono gli obiettivi predefiniti.
Ma come fare ad arrivare al primo stage sapendo sviluppare un piano di comunicazione?
L’unica risposta è : cimentandosi.

Roberto Antonucci, presidente della Commissione di Ammissione e Verifica della posizione professionale degli iscritti Ferpi, ha capito l’esigenza degli studenti di “provare-fare-sbagliare” e ha scritto un utilissimo “sussidiaro”: Esercitazioni di Comunicazione , edito da libreriauniversitaria.it, che ha gentilmente sottoposto alla visione-critica del Comitato direttivo UniFerpi.

Esercitazioni di Comunicazione è organizzato in tre parti:
-come si progetta un Piano di comunicazione, in cui viene descritto il metodo per realizzare in undici passi il razionale di un Piano di comunicazione;
-come si sviluppa un brief di comunicazione, con dieci esercitazioni proposte agli studenti attraverso altrettanti brief di comunicazione;
-le soluzioni proposte da un addetto ai lavori, in cui gli stessi dieci brief sono sviluppati dall’autore; i lettori possono così confrontare le loro soluzioni con quelle proposte.

Alla prima visione e consultazione il manuale sembra pensato per “giovani alle prime armi” che si vogliano cimentare velocemente a riempire gli spazi bianchi della seconda parte per consultare in un terzo tempo le soluzioni.

In realtà, leggendolo con sguardo critico, ci si può rendere facilmente conto che è un libro pensato non esclusivamente per gli studenti. Tutt’altro. L’essenzialità dei contenuti denota che questo sussidiario non puo’ essere la base su cui studiare la metodologia del piano di comunicazione ma deve essere usato dai docenti come sussidiario di supporto e dagli addetti ai lavori come “consulente portatile”.

E’ un libro che, pur presentandosi in una forma e con un titolo essenziale, sa centrare l’obiettivo: esercitarsi.
La partita della comunicazione è sempre aperta e (quasi nessuno) può sentirsi arrivato.
C’è sempre da imparare e da sperimentare, ma con metodo.
In molti pensano che la nostra professione sia fondamentalmente fatta di creatività, magari con un pizzico di improvvisazione. Niente di più sbagliato e questo libro ce lo ricorda.
Il piano di comunicazione, lo dice la parola stessa, è analisi, progettazione, definizione di un processo.

Il tratto forte di questo sussidiario è la capacità dell’autore di trasmettere ai lettori la necessità di un metodo nella professione. Un libro sicuramente da provare (nel vero senso della parola). Per questo ci auguriamo che abbia un seguito, magari con un percorso di approfondimento delle diverse discipline della comunicazione.

Caro Roberto, non hai ancora pensato a una collana di Esercitazioni di Comunicazione? Ne dobbiamo fare di esercizi noi giovani!

IULM Master Day 21 settembre: It’s Maprec time… passaparola!

Il 21 settembre l’Università IULM a Milano apre le porte del Campus per presentare la sua offerta di Master. In particolare, verranno presentati l’Executive Master in RP d’Impresa rivolto a professionisti e il  nuovo Master universitario in Public Relations & Corporate Communication (MaPReC) rivolto a neolaureati. Entrambi i Master sono progettati e realizzati in collaborazione con Ferpi e Assorel.

Mercoledì 21 settembre, in occasione della giornata di orientamento sui Master IULM, Emanuele Invernizzi, Direttore, e Stefania Romenti, Coordinatrice didattica, presenteranno il nuovo Master universitario in Public Relations & Corporate Communication (MaPReC) e l’Executive Master in Relazioni Pubbliche d’Impresa. Entrambi i Master sono progettati e realizzati in collaborazione con Ferpi e Assorel.

Alle ore 16.00 verrà presentato il Master in Public Relations & Corporate Communication (MaPReC), rivolto ai laureati di primo e secondo livello che vogliono essere subito operativi nel settore delle RP e della Comunicazione d’Impresa.

Alle ore 17.00 sarà poi presentato l’ Executive Master in Relazioni Pubbliche d’Impresa, Master rivolto ai professionisti di RP e Comunicazione. Il Master nel 2012 raggiungerà la sua 10^ edizione.

Al termine di ciascuna presentazione sarà possibile fare domande per approfondire gli aspetti di maggiore interesse.

Per i dettagli logistici e per ulteriori informazioni, consulta l’intero programma del Master Day o mandaci un’e-mail con le tue richieste.

Per confermare la tua presenza, compila il form online.

… e passaparola!

Segreteria organizzativa

Master MaPReC

Università IULM

Via Carlo Bo 1

20143 Milano

Tel. 02 89 141 2698

e-mail master.maprec@iulm.it

sito www.maprec.iulm.it