Tra il Dire e il Fare…dove sono le RP?

daldirealfare_spotNe abbiamo parlato pochi post fa: Milano in questi giorni non è solo settimana della moda.
Per una nutrita serie di organizzazioni e persone, domani avrà infatti inizio uno dei più importanti appuntamenti annuali in tema di CSR.

Dal Dire al Fare è una manifestazione che raccoglie le più importanti e significative esperienze italiane e già da tre anni ragiona sulle prospettive future della Responsabilità d’Impresa.
Il tema di quest’anno mi sembra particolarmente rilevante, in quanto sembra risolvere definitivamente una fra le questioni più dibattute, ossia l’inquadramento strategico della CSR.
Il Convegno che da inizio ai lavori infatti si intitola: “Dal Fare al Dire: come agire e come comunicare la Responsabilità Sociale”. Il Re è nudo!

La CSR quindi NON è una strategia di comunicazione, ma è un modus operandi, che impatta in modo sostanziale in tutte le attività operative dell’organizzazione che la implementa, comunicazione compresa. Vi pare poco?
Se volgiamo lo sguardo a solo due anni addietro (quando, cominciando la laurea specialistica, ho iniziato ad approfondire questo tema) il dibattito si focalizzava quasi esclusivamente a questo amletico dubbio! Ma allora, che cosa ha causato tale cambiamento?
Dal mio punto di vista, più elementi, fra i quali indubbiamente si annoverano la rilevanza acquisita dalla variabile ambientale e la diffusione di strumenti più complessi (come i bilanci o qualche tipo di certificazioni), che impattano maggiormente e (pertanto) costringono ad una riflessione che si fa via via meno di facciata e più di sostanza.

Se prima le RP venivano indicate come il possibile baricentro in grado di gestire e coordinare in maniera ottimale le azioni di CSR, ora tale compito è maggiormente vacante ed il suo esercizio si suddivide fra i relatori pubblici, il vertice aziendale, i direttori marketing, oppure addirittura figure specializzate come i CSR manager.

Normale evoluzione oppure ennesima occasione sprecata dai relatori pubblici, che non sono stati in grado di imporre la loro professionalità e competenze come strategiche (per l’ottimale individuazione e gestione degli stakeholder) e non solo come mere operatività di contorno e/o di facciata?

In tutto ciò quanto ha influito la reputazione attuale di cui gode (o soffre) la professione?
…spero che avremo modo di capirlo insieme in questi due giorni…chi ci sarà??? Uni>FERPI collabora all’iniziativa e parteciperà da espositore.

2 commenti su “Tra il Dire e il Fare…dove sono le RP?

  1. A mio avviso si tratta di un’evoluzione del PR in CSR Manager: il PR si specializza, si focalizza sulla responsabilità sociale e si adopera per trasformare quell’operatività di contorno e/o facciata in un modus operandi.
    Forse sta in questo la differenza tra un professionista della comunicazione e un vertice aziendale che si maschera da CSR manager?

Lascia un commento